
Moltissime persone, tra autorità, dimessi, familiari e operatori della struttura, hanno festeggiato all'ospedale Bellaria (Bologna) nei giorni scorsi i venti anni della Casa dei Risvegli Luca De Nigris.
Con Fulvio De Nigris e Maria Vaccari, della fondazione 'Gli amici di Luca Casa dei Risvegli Luca De Nigris'. Erano presenti, fra hli altri, il testimonal storico Alessandro Bergonzoni, l'assessore Massimo Bugani in rappresentanza del sindaco Matteo Lepore, la sindaca di San Lazzaro di Savena Marilena Pillati, don Massimo Ruggiano in rappresentanza del Cardinale di Bologna Matteo Maria Zuppi, il Presidente del CSI di Bologna Andrea De David, l'associazione che 20 anni fa accompagnò la nascita della struttura, con una storica staffetta con Gianni Morandi fra i podisti partiti da Roma e Fabrizio Frizzi ad accoglierli all'arrivo.
Dopo le attività ludico motorie per i ragazzi a cura del CSI Centro Sportivo Italiano, in collaborazione con Asd Bologna Quidditch, e il lancio dei palloncini con i messaggi per un risveglio dai bambini delle scuole, c'è stata l'inaugurazione della bella statua di Simonia Ragazzi 'La vestale della Casa', realizzata con il contributo di CNA Bologna, e il taglio della torta dei 20 anni.
È stata anche presentata la targa di rappresentanza che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto inviare, quale segno di riconoscimento per l'attività svolta. Particolarmente significativi i video messaggi inviati dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e l'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei Matteo Maria Zuppi.
"Carissimo Fulvio - ha detto la ministra Locatelli - complimenti e tanti auguri alla tua associazione per questi primi venti anni della Casa dei Risvegli Luca De Nigris. Ho avuto il piacere di essere alla Casa dei Risvegli di Luca qualche tempo fa e ne ho un ricordo veramente straordinario, non solo della struttura che è meravigliosa e al suo interno porta tanta innovazione e tanta sensibilità, ma anche di tutte le persone che operano e lavorano quotidianamente al servizio degli altri. Complimenti perché avete saputo creare, nel corso del tempo, tante opportunità per persone con disabilità grave, che sono state in coma e che hanno naturalmente una complessità di trattamenti e cure che devono ogni giorno portare avanti".
Per Mons. Zuppi la Casa: "Dà una carica e una sveglia a tutta la città. Perché paradossalmente qualche volta penso che lì c'è tanta vita, tantissima lotta per la vita e questo aiuta non soltanto chi riapre gli occhi, chi guarda al futuro e chi ritrova se stesso, ma aiuta tutta la città".
